Lara era una ragazza che, a prima vista, sembrava perfettamente uguale a chiunque altro. La mattina andava a scuola, la sera usciva con gli amici. Tutto normale insomma, se non fosse per un particolare: lei conosceva già il suo futuro. Quando era piccola infatti, aveva avuto un incidente con uno strano macchinario, e si era ritrovata ad osservare, quasi fosse un film, tutta la sua vita. Conosceva già tutto quello che le sarebbe dovuto succedere, e non osava sottrarsi a questo suo destino, d'altra parte non era mai stata una ragazza particolarmente coraggiosa, o almeno questo è quello di cui lei era convinta. Aveva deciso di studiare storia non per inclinazione personale, ma perché lo aveva previsto. Aveva deciso le persone da frequentare, non perché le trovasse particolarmente simpatiche o speciali, ma perché dovevano essere quelle. Non tentava nemmeno di sviluppare delle idee sue, perché tanto sapeva quali idee alla fine avrebbe dovuto avere. Tutto ciò l'aveva portata ad un costante senso di infelicità, incomprensione e vuoto mentale. Si era rassegnata ad avere un destino segnato, e non aveva mai avuto nemmeno il coraggio di tentare di cambiarlo, aveva troppa paura di combinare qualche guaio, interferendo con il tempo. Un giorno però, in un momento di particolare frustrazione esistenziale, pensò che non aveva senso continuare un'esistenza del genere, troppo monotona, scontata e conosciuta, che dopotutto la vita dev'essere un'avventura, una continua scoperta, un perenne viaggio verso l'ignoto, e dunque la sua non era vita.
Decise quindi di tentare la fortuna, cambiando il suo destino, facendo in modo che non fosse più frutto di un copione già scritto. Una volta tanto, ebbe la forza di dire no, basta, di opporsi completamente alla rassegnazione che aveva vissuto fino a quel momento. Da un giorno per l'altro quindi, vide tutte le sue certezze svanire. Aveva paura, certo, ma proprio in questo dimostrava il suo coraggio, perché esso non consiste nel non aver paura, ma nel saperla domare. Decise di cambiare corso di studi, di mollare gli amici e di andare a vivere in India. Il cambiamento, in sostanza, fu radicale. Nessuno si sarebbe mai aspettato da lei una cosa simile, e fu proprio per questo che lei la fece. In breve tempo, si costruì una vita totalmente differente, ma sicuramente migliore di quella precedente, perché finalmente aveva trovato il coraggio di essere sé stessa, e quello che conosceva come il suo futuro, si ridusse semplicemente ad essere un film come tanti altri, alla lunga un po' noioso, e che sicuramente on aveva niente a che vedere con lei.
Caterina Scarpel
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