Nicolò Pajer
venerdì 15 novembre 2013
Prostituzione: dramma e pregiudizio
É vero, la prostituzione esiste da sempre. Testimonianze artistiche sono visibili su antichi vasi greci e graffiti, come quelli trovati a Pompei. Fino al 1958, esistevano nel nostro paese luoghi in cui gli uomini si recavano per avere rapporti sessuali con donne, tutelate da direttrici di "case di tolleranza", dove dei veri e propri listini dei prezzi indicavano le prestazioni offerte. Nel marzo 1958 entra in vigore una nuova Legge, conosciuta oggi come legge Merlin, che imponeva, nell'arco dei 6 mesi successivi, la chiusura di tutte le "case di tolleranza" esistenti sul territorio italiano e il perseguimento penale di tutti coloro che sfruttavano la prostituzione. Ma che cos'è la prostituzione oggi? Povere donne, sfruttate, abusate, disperate, gettate in strada piene di sogni e speranze che forse non si avvereranno mai. Non è possibile giudicare il dramma di queste scelte spesso uniche vie di fuga da realtà ancor più cruente. Tutelare e capire questa è la strada; non si tratta di tolleranza, ma di risoluzione, riaprire quei posti, invece significa tutto: regolamentare è la soluzione. Assistenza medica: solo così queste povere donne sarebbero protette; nessuno le picchierebbe perchè nessuno le sfrutterebbe. Legalità diventerebbe anche tutela del "cliente". La prostituzione non finirà mai, esiste da sempre. Cerchiamo di evolverci, di rispettare le scelte di chi si affida a questi fugaci incontri per mille ragioni, per mille problemi, per tutto quello che noi non potremmo mai giudicare. Perché scagliare quella pietra piuttosto che trovare la strada? Si sarà più lunga e piena di ostacoli, ma confido nel fatto che possa prevalere l'intelligenza e che si possa trovare una soluzione. É ignorante puntare il dito e dire di no!
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